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Il mondo in 10 sorsi – la Repubblica

15 Aprile 2018

Da Noè al saké: così in tutto il pianeta si soddisfa la sete da sballo.

KAVA KAVA

È la pozione che fa vedere il paradiso agli abitanti dei Mari del Sud. Estratta dall’arbusto di Piperacea, parente stretta del pepe, fermentata per masticazione. Le polinesiane schiacciano la radice fra i denti lentamente.
Poi sputano nel bicchier edegli uomini. Che bevono e stravedono.

SCIMMIA UBR ACA

È il nome della teoria di Robert Dudley, biologo di Berkeley, secondo la quale primati e ominidia vrebbero sballato molto prima di noi umani: il Saccharomyces Cerevisiae, lievito responsabile della fermentazione alcolica, si trova in natura in miele e bucce della frutta marcita.

SAKÉ

L’alcol di riso, insieme al sushi, faceva parte dellla “Razione K” dei Samurai. I guerrieri dovevano tenersi leggeri per essere tosti in combattimento. Questa ottimizzazione dell’ebbrezza rimane nella cultura nipponica: si diventa adulti quando si beve il primo sakè. E inizia la battaglia della vita.

IBOGA

In Africa apre nuove porte della percezione. Inebriante, afrodisiaca, elimina il bisogno di dormire. Bibita iniziatica del Buitismo, religione diffusa in Camerun, Gabon e Repubblica del Congo. Per gli adepti questa pianta sempreverde sia l’albero della conoscenza di cui parla la Bibbia.

NOÈ NELLA VIGNA

Secondo la Genesi Noè è il primo viticoltore, ma anche il primo etilista della storia. Il succo dell’uva fermentato gli piace tanto che finisce nudo sotto il tavolo. Facendo scompisciare suo figlio Cam. Per questo l’irascibile padre, appena smaltita la sbronza, maledice lui e i discendenti.

HASHISH

Il nome di questo derivato della Cannabis Indica, in arabo, significa erba. I suoi effetti euforizzanti sono stati legati a lungo all’estasi sacra e all’uscita da sé. Dalla parola hashish deriverebbe il termine assassino. Da Hashashin, un’antica setta di guerrieri suicidi. Ne parla per primo Marco Polo.

AYAHUASCA

È il corroborante che manda in estasi gli sciamani amazzonici. Il suo nomei n lingua quechua significa liana degli spiriti. Si ricava da infusi di Banisteriopsis Caapi e di Psychotria Viridis.
Drink psichedelico che ha un forte effetto allucinogeno. Squarcia il velo del reale e apre le porte dell’iperreale.

IDROMELE

È l’alcolico più vecchio del mondo. Gli antichi lo chiamavano la bevanda degli eroi. I popoli nordici, Celti e Vichinghi, gli attribuivano il potere di far volare i pensieri. E non solo.
Ai neosposi ne regalavano una scorta per tenerli su di giri nel primo mese. Di qui l’espressione “luna di miele”.

SPRITZ

È lo spirito democratico delle nuove tribù contemporanee,c he hanno fatto dell’aperitivo un euforizzante collettivo. Un rito che fa uscire l’individuo di massa dalla gabbia del suo autismo sociale. E trasforma la libagione stradale in un baccanale metropolitano dell’umanità liquida che vive tra link e drink.

IL SOMA

Nell’India antica ci si inebriava con la bevanda degli dei, ricavata dalla Asclepias Acida. “Noi abbiamo bevuto il soma e siamo diventati immortali” è scritto nei sacri Veda.
Il succo aiutava le persone ad andare al di là dei limiti fisici e a entrare in contatto con le energie cosmiche.

 

Marino Niola
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