
Da Partenope a Iside tour nei misteri della Napoli magica – il Venerdì di Repubblica
Il corpo della città è fatto di luoghi, strade, piazze, ma la sua mente è fatta di storie, di memorie, di miti. Sono le fondamenta materiali e simboliche dell’abitare, quelle che si stratificano nel tempo e trasformano certe metropoli in regioni dell’anima. È il caso di Napoli, oggetto di una narrazione millenaria che ne fa una delle città più raccontate del mondo.
Dalla descrizione fascinosa e misteriosa che ne fa Giovanni Boccaccio nella novella di Andreuccio da Perugia fino alle cronache di Gomorra, il teatro, la canzone, la letteratura, il cinema e oggi i media non hanno mai smesso di intrecciarsi in un racconto a più voci.
Alle quali si aggiunge adesso quella di Vittorio Del Tufo, autore per Neri Pozza di Napoli magica, un fantastico mistery tour partenopeo. Scritto con la vivacità del giornalista, la profondità dello studioso e la capacità evocativa dello scrittore. Che ricrea i luoghi della città e le presenze ancestrali che li abitano e al tempo stesso ne mostra la straordinaria capacità di rigenerarsi, di parlare al presente, trasformando la storia in storytelling.
Un procedimento alla Ozpetek, il regista di Napoli velata, dove il mistero, l’esoterismo, la fantasia mai separati dalla realtà, sono pronti ad affiorare alla luce del sole, a riaffacciarsi nel quotidiano.
Come la sirena Partenope fondatrice della città e madre di tutti i partenopei che può tornare tra noi come protagonista di un recente sceneggiato televisivo.
O la dea Iside, che si nasconde nelle chiese sotto il nome di Maria.
Perché a Napoli non è fitto e imprevedibile solo il traffico stradale ma anche quello delle ombre.
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