
Il pranzo di babele: 10 modi per nutrirsi – la Repubblica
Vi sentite Crudisti o “VB6”, cioè vegani prima delle 6 di sera? Siete Frushisti o Dukaniani?
Il cibo è ormai sempre di più un fatto di gruppo (ristretto). O siete forse rimasti gli ultimi onnivori?
Vegetariani
Sono i primi obiettori di coscienza alimentare. Sin dai tempi di Pitagora, padre di tutti i veggies, sostengono che l’uomo non è il padrone, né tantomeno il macellaio, del creato.
E che gli animali non sono semplici alimenti, ma esseri viventi: i nostri fratelli non umani. In crescita esponenziale, sono una delle punte dell’ambientalismo.
Vegani
Sono l’ala più intransigente della green diet. Non mangiano carne e si oppongono all’uso di prodotti di origine animale (latte, miele, uova, lana, seta ecc). Ritengono che, sfruttando le altre specie, gli umani abbiano costruito il loro dominio sul pianeta con il plusvalore prodotto dalle bestie. Insomma, la Terra non è il supermercato di homo sapiens.
Fruttariani
Detti anche frushisti. Il loro simbolo è Arcimboldo e il loro inno Tutti frutti. Si nutrono di frutta di stagione come Adamo ed Eva, ma anche di ortaggi come melanzane, pomodori, cetrioli e zucchine. La loro filosofia da agriturismo edenico si ispira al regime dei nostri progenitori, che non erano agricoltori ma si cibavano di quel che offriva Madre Natura.
Macrobiotici
Creata dal medico giapponese Nyioti Sakurazawa, la macrobiotica si ispira alla filosofia degli antichi monaci buddisti: alla sua base c’è l’equilibrio tra yin e yang, i due poli energetici della realtà, naturale e umana. Ciascuno dei due ha i suoi cibi che vanno bilanciati: lo squilibrio crea malessere. Insomma, non solo yin ma nemmeno forever yang.
Crudisti
Niente forno né fornelli per restare sani e belli. È il mantra degli adepti del mangiare secondo natura. Per loro la crudità non è primitiva, ma è un’elaborazione light, senza mettere il cibo a ferro e fuoco. Salse, marinature, macerazioni, tagli particolari diventano così una sorta di cottura in slow motion. L’ultima frontiera del diversamente cotto.
Carnivori
Tribù generalista e generica, che include tutto. Mangiatori di carne compulsivi come i popoli dell’asado e del barbecue. Ma anche molti moderati, per cui salsicce e tagliate sono una sorta di una tantum alimentare. Cibo della domenica, come era prima che il miracolo economico facesse della fettina la razione kappa del benessere.
Onnivori
Dire onnivoro è come dire umano. O almeno era così una volta. Poi siamo caduti in una sorta di tribalizzazione che ha polverizzato le tradizioni regionali, nazionali e ha fatto della tavola una babele di nuove identità. In ogni caso resta la tribù più numerosa. Del resto è il mangiare di tutto un po’ che ha determinato il nostro successo evolutivo.
Flexitariani
Vegetariani interinali o carnivori part time? Cambiando l’ordine dei fattori, il risultato non cambia. È un regime flessibile, che riduce il consumo di carne senza eliminarla del tutto. Chiamati anche reducetariani. Come i cosiddetti VB6 (Vegan Before Six): vegani fino alle 18 poi abbuffata free. O i vegetariani del lunedì: osservano il fioretto hippie di Paul McCartney.
Dukaniani
Fra i suoi adepti proteinomani: Kate Middleton, Penelope Cruz e Nicole Kidman. L’ex nutrizionista Pierre Dukan, il guru, è stato radiato dall’ordine dei medici per gli effetti della dieta, sbilanciata a favore di carne, pesce, uova. Provocherebbe patologie renali e diabete, ma il dimagrimento veloce fa pendere la bilancia a favore del suo inventore.
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