
Un cibo italiano soltanto nel nome? Mario dà l’allarme – il Venerdì di Repubblica
Un’app per combattere il falso made in Italy alimentare. Si chiama Authentico e il suo ideatore e Ceo è Giuseppe Coletti, che ha concepito questa startup per aiutare i consumatori a trovare cibo veramente italiano.
Ma anche per difendere i nostri produttori dal fenomeno dell’Italian Sounding, che riempie gli scaffali dei supermercati di tutto il mondo di prodotti che di nostrano hanno solo il suono. Dalla muzzarella argentina al parmesan del Maryland, dal dobro salama Napoli insaccato in Croazia alla mortadella siciliana fatta in Canada. Fino alla fake-Barbera romena, che a differenza di quella vera è un bianco.
Ma adesso c’è Authentico, che aiuta a scovare i falsi e a riconoscere il cibo made in Italy. Come? Semplicemente accostando lo smartphone al Qr code o al codice a barre della confezione sospetta.
Se si tratta di una contraffazione compare un simpatico omino di nome Mario che avverte della bufala. Se invece è un cibo fabbricato nel Belpaese, Mario rilascia un superbollino di italianità. In questo caso basta cliccare su “scopri di più” e l’applicazione ci racconta tutto quel che c’è da sapere.
Storia, territorio, azienda. E in più ci dice dove trovare il prodotto, online o nel negozio più vicino. E infine ci insegna come cucinarlo, fornendo una serie di ricette rigorosamente nostrane. Se invece è un’imitazione, oltre ad avvertirci, Mario invita a segnalarlo con un clic. Che viene geolocalizzato ed inviato automaticamente ai produttori italiani della corrispondente categoria merceologica perché possano decidere se e come tutelarsi.
Insomma una iniziativa dal basso che potrebbe rivelarsi più efficace di ogni tutela politica. Perché fa di ogni consumatore un potenziale certificatore.
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