
Divorziare pesa sul bilancio. E sulla bilancia – il Venerdì di Repubblica
Il matrimonio fa ingrassare. Ma il divorzio non fa dimagrire.
Anzi rende obesi, soprattutto gli uomini. È l’anagrafe del sovrappeso che emerge da un’indagine effettuata dall’Ufficio della sanità pubblica svizzera. Che i fiori d’arancio si trasformino ben presto in chili di troppo è matematico.
Abitudini regolari, sedentarietà, manicaretti rendono i partner meno tirati, più rilassati, tanto arrotondati. Talvolta sfondati. Ma se l’equazione sposati-dilatati appartiene da sempre alla fisiologia degli accasati, stupisce invece il dato relativo ai divorziati. Tra i quali si riscontra una percentuale di obesità superiore alla media. Che si spiega solo in parte con la débâcle matrimoniale. Perché al contraccolpo fisico e morale dovuto al crollo del proprio mondo sentimentale, oltre che del ménage familiare, va aggiunta una variabile decisiva come l’impoverimento economico. Costi abitativi raddoppiati, alimenti ai figli, oneri legali abbassano drasticamente la qualità della spesa alimentare. Mal compensata da un aumento della quantità, che non fa certo bene, né alla salute né alla linea né tantomeno all’autostima. In molti casi, dice la ricerca, gli uomini che tornano single finiscono per nutrirsi di pizza, patatine fritte, cibi precotti e surgelati da succhiare direttamente come ghiaccioli, per dirla con Woody Allen.
E quel che è peggio, eccedono in superalcolici low cost, che contribuiscono ad allargare ulteriormente il girovita.
Se in coppia si beve poco e bene, da scoppiati si beve molto e male.
Morale della favola, la vita a due fa bene. E se vale per gli algidi elvetici, vale ancora di più per il popolo di Dammi tre parole: sole, cuore, amore.
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