
Le sirene di Napoli cantano sulle rovine della Città della scienza – il Venerdì di Repubblica
La sirena Partenope torna a cantare sulle ceneri della Città della Scienza. Lo fa con Voce ‘e sirena, un bellissimo film-documentario di Sandro Dionisio. Nei giorni scorsi è stato presentato con grande successo in anteprima mondiale a Parigi nell’esclusivo festival Regards sur le Cinéma du Monde. E adesso è in attesa di una distribuzione nazionale.
L’idea del raffinatissimo regista è che niente come il mito riesca a costruire identità e appartenenza. Come un fotogramma originario. E lo sanno bene i partenopei, che a distanza di duemilaottocento anni si chiamano ancora con il nome della fondatrice mitica. La sirena che canta le gioie e i dolori della città.
E continua così a ricapitolarne la storia. Proprio come fanno le due bravissime protagoniste del film, Cristina Donadio, la Chanel di Gomorra, e Rosaria De Cicco, rivelata al grande pubblico da Le fate ignoranti di Özpetek, che attraversano le rovine del rogo che nel 2013 ha distrutto uno dei luoghi della divulgazione scientifica più celebri d’Europa. Sono le due diverse anime della città, quella borghese e quella popolare, rappresentate da due donne in carne e ossa che ben presto si rivelano creature mitologiche, portatrici moderne di una storia millenaria. Che le due attrici rievocano con l’aiuto di testimoni come l’antropologa Elisabetta Moro, il filosofo Aldo Masullo, il fotografo Antonio Biasiucci e tanti altri, che intessono con il regista una narrazione poetica e una riflessione etica sul passato e sul futuro di questa città ombelico del Mediterraneo. Tempi inestricabilmente legati, visto che essere stati è una condizione per essere. Parola di Fernand Braudel.
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